Ho’oponopono relazioni senza condizioni

Quello che ogni essere umano desidera è avere delle buone e piacevoli relazioni: con se stesso, con la famiglia, con la propria comunità, con l’intero universo degli esseri che ha l’opportunità di poter incontrare, conoscere, apprezzare e amare durante la propria esistenza.

Ma innanzi a tutto quello che ogni essere desidera è una buona relazione di coppia, profonda, sincera, appassionata e longeva. Perchè il più grande desiderio di noi tutti è un bel rapporto nel quale crescere, condividere, divertirci e rilassarci. Un rapporto nel quale trascorrere del buon tempo, il miglior tempo possibile per conoscerci, per conoscere noi stessi.

Ognuno di noi ha constatato – al di là delle relazioni che nascono fulminee nella passionalità, che spesso altrettanto velocemente muoiono – la grande gioia e l’appagamento di un rapporto duraturo, e altrettanto tutti ci siamo sentiti almeno un po’ disorientati quando per troppo tempo non abbiamo incontrato un compagno di viaggio con il quale sognare un lungo e definitivo (che parolona!) lieto fine.

Perché il “vissero felici e contenti” con cui si concludono le favole è piuttosto improbabile oltre che statico. Nel senso che c’è anche quello in mezzo a tanta altra vita viva che ci consente di sperimentare molte altre cose non esattamente idilliache, vissuti che sono sempre e comunque formativi e di grande crescita. Sacri comunque.

Quello che ogni essere comunque desidera, oltre a un grande amore, è anche la libertà, l’indipendenza, la leggerezza nella gioia di poter essere se stesso, con tutta la propria individuale bellezza, ma anche potendo mostrare al proprio compagno – talvolta – quei lati caratteriali che proprio facili non sono, nella sicurezza di essere (reciprocamente) compresi, accolti e amati comunque.

Per incontrare e relazionarmi sentimentalmente con “qualcuno che vada bene per me” in modo sereno e duraturo, è meglio che io abbia le idee chiare su me stesso/a, perché il “bene per me” potrebbe essere sbilanciato e non preventivato, ovvero non essere così ‘bene’ come vorrei e come merito. Come in realtà tutti gli esseri meritano.

Ci sono un un’infinità di teorie e di interpretazioni filosofiche, emotive e anche ‘scientifiche’ che hanno spiegazioni per tutto e per tutti. E’ tutto molto interessante e anche estremamente vasto… E di teoremi ce ne sono così tanti che se diamo retta agli schemi e agli esperti che ci paiono meritevoli di un approfondimento rischiamo di non uscirne più, o magari di essere ‘pronti’ con ritardo, e invece che vivere rischieremmo di trascorrere la vita a studiare noi stessi e gli altri per codificare e cercare di giustificare e integrare i comportamenti di tutti.

Qui e ora.

Quello che ci è più utile è molto semplice: è quello che ci fa stare bene, è Amore. Invece che complicare le cose dovremmo muoverci per tutta la durata della nostra esistenza sempre con semplicità, chiarezza, gratitudine e amore. Il nostro compito è allenarci alla conoscenza della nostra reale identità, e a metterci contemporaneamente nei panni degli altri, insieme, per una sincera e trasparente condivisione.

Sincera perchè i presupposti fondamentali per una relazione chiara, profonda e amorevole sono la pulizia della mente, della parola, del cuore e dello spirito.

In tutte le relazioni, e principalmente in quelle sentimentali, la trasparenza dovrebbe essere un obbligo e un impegno reciproco, che detto così sembra pesantissimo… traduciamolo meglio con: “la trasparenza è lealtà reciproca.”

Perchè un rapporto profondo significa anche essere profondamente amici e senza dubbi “amare è volere il bene dell’amato quanto il proprio.”

 

Comportarmi con amore, che lui/lei sia presente oppure no, e confidarmi, con il mio partner come vorrei che facesse con me, è l’intenzione di costruire qualcosa di corretto, di coraggioso e di profondo. Perchè nessuno ci obbliga forzatamente a mantenere una relazione anche se spesso si trovano tante scuse per vivere equilibrismi segreti paralleli: non ci obbligano i figli e neppure l’ambiente, non ci obbliga (a noi, magari all’altro sì ma è un suo problema) il carattere del nostro partner e neanche il sapere che molti lo fanno e ci sembra normale.

Se troviamo delle giustificazioni per mettere tra noi e il nostro amato la non trasparenza, perchè pensiamo che abbiamo il diritto – o la voglia, il bisogno, contemporaneamente di “una vita nostra” attraverso sotterfugi o imbrogli – di qualsiasi tipo siano – perchè “lui/lei non capirebbe mai” o “mi ammazzerebbe” o quali altre pittoresche visioni ci raccontiamo, per certo definisce che non siamo coraggiosi, non siamo in amore e neppure in onore.
Però siamo disposti ad avere il “coraggio” di entrare in una turbolenza emotiva fatta di scuse e di trucchetti pur di lasciarci guidare dalle emozioni di superficie, portatori di un’energia di un vissuto (creazione) che ci tornerà indietro in una qualche maniera, e probabilmente non sarà in modo piacevole.

Con questo non è che intendiamo dire che c’è il bene che è bianco e il male che è nero, in mezzo ci stanno parecchie inusuali e affascinanti sfumature.

Se (davvero) amo qualcuno (e se sto con qualcuno lo amo… credo) come minimo desidero che si possa avere entrambi pari opportunità. Quindi andrebbe anche bene il desiderio di “una propria vita parallela” (che potrebbe effettivamente portare a una prossima relazione ideale) ma sarebbe giusto informarne il prima possibile anche la persona con la quale sto condividendo la mia esistenza alla luce del sole, perchè anch’egli possa riflettere e accettare la mia scelta (oppure no), e magari sentire come corretta anche la propria libertà, nella stessa maniera che stiamo vivendo la nostra, e insieme si potrebbero riconsiderare le nuove basi, o l’archiviazione, del rapporto tra noi.

Perchè comprensibilmente il nostro partner potrebbe decidere un’altra vita senza di noi, oppure potrebbe desiderare di mettere le cose al posto giusto con chiarezza e insieme.

Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie.

Quando le alternative segrete – che possiamo definire come un tradimento alla nostra integrità – diventassero una prassi o un’abitudine, qualcosa di fondamentale non quadrerebbe più nel rapporto primario e dovremmo avere il coraggio di chiamare la relazione ufficiale opportunismo.

La via (ndr: la nostra integrità) non può essere lasciata un solo istante. Se potessimo lasciarla, non sarebbe la via.
Confucio

Avendo stabilito questo, diamo uno sguardo (leggero) a quelli che consideriamo gli intoppi più comuni nelle relazioni di coppia.

 

 

Non è detto che chi attrae perennemente compagni lagnosi, paurosi o bisognosi lo sia anch’esso. A volte sì e lì in effetti può sorgere il caos, temine che il dizionario definisce come “estremo disordine, grande confusione”. “Caos” oltre a essere l’originaria mescolanza degli elementi che secondo alcuni tentativi filosofici spiega la formazione dell’universo, etimologicamente significa fenditura, apertura e quindi diviene un “aprirsi, spalancarsi”, e dal presunto negativo ne può scaturire un’opportunità unica, quella di “mettere le cose al posto giusto” con trasparenza e senza macigni sul cuore.

Comunque in effetti capita di attrarre una tipologia specifica di personalità: magari incontriamo principalmente partner non autonomi, e regolarmente ci tocca proteggerli e occuparci di loro come faremmo con un bambino o diventando per loro una sorta di badante, di curatore e assistente. Oppure viceversa siamo noi ad avere un’indole dipendente, e abbiamo bisogno di un genitore o della maestra che ci indichi la via e al quale diamo tutta la responsabilità della relazione.

Semplificando: quando e se ci rendiamo conto che c’è qualcosa da mettere al posto giusto (oltre naturalmente a pulire/pulirci sempre con Ho’oponopono) dovremmo sforzarci di vedere e di mettere insieme tutti gli insegnamenti ricevuti delle relazioni già vissute – anche quelle non di coppia – individuando quale sia il denominatore comune di quello che ci pesa come “il (nostro) problema”, che spesso è un’emanazione di una consuetudine caratteriale personale che innesca lo stesso meccanismo nella storie affettive che viviamo.

Di base per attrarre la persona ‘ideale’ per me devo fare in modo di essere ideale per lei, e la via che mi porta al meglio per tutti i coinvolti è innanzi a tutto diventare io stesso la persona che vorrei incontrare.

Perché solo così potrò mettere in onda quelle vibrazioni, che comunque emano, che attrarranno il partner corrispondente a ciò che io vivo, sono e desidero per la mia migliore esperienza sentimentale.

“Amo e rispetto ogni incontro perchè è una fonte di crescita divina, in qualunque modo contribuisco alla materializzazione della mia realtà a riguardo. Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie”.

 

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