Veronica Talassi: navigando per trovare la mia Stella

Veronica Talassi è un’amica conosciuta su Facebook con la quale nel tempo ho discusso di delicati argomenti. Mi ha colpito il suo ottimismo, la sua solarità e il suo cuore delicato e luminoso. Autrice, attrice, cantante e artista a tutto tondo ha varato (ed è proprio un termine adatto visto l’argomento) un progetto teatrale che condivido volentieri, un vitale riscatto ad una tragedia dimenticata. Anche se ritengo che ogni fatto che accade abbia un suo “perchè” che noi umani siamo distanti dal poter comprendere nella totalità, mantenere nella vita un ricordo con le migliori intenzioni non può che regalare ulteriore Vita, perchè chi vive energeticamente nella nostra mente, con rispetto e gratitudine, esisterà per sempre.

Silvia Paola

sirio

La Stella: per trovare il mio posto nel mondo o, forse, soltanto una nave.

La Stella, o L’Isola dell’io è la carta numero 17 dei Tarocchi. Pur non conoscendoli bene e pur non occupandomi di pratiche divinatorie, ne sono sempre stata affascinata.
In realtà mi occupo di teatro, da molti anni. Ho avuto fin da piccolissima delle doti artistiche assai sviluppate, e il teatro mi ha permesso di riunirle e valorizzarle in sinergia: la scrittura, il canto, la musica, il disegno, la poesia e la recitazione.
In questo modo ho realizzato uno dei sogni della mia vita, quello di potermi esprimere con tutta me stessa in numerosi spettacoli e di poter essere DONO: DONO come interprete, regista o autrice, DONO come docente di laboratori e corsi di teatro, DONO come donna e come madre di tre figli…. (non a caso una di loro si chiama Stella).

Stellina

Stella è una ragazzina meravigliosa, stella di nome e di fatto, una delle mie opere più riuscite, uno dei miei spettacoli quotidiani. Il suo nome, la bellezza, la gioia e la luminosità che questa bimba sprigiona ritornano in un’altra splendida parola: DESIDERIO.
De-sidera significa letteralmente: distanza da una stella, cioè lo spazio  e il tempo che ci separano da essa, dalla realizzazione di un sogno o di una  meta che ci siamo prefissati, in poche parole IL VIAGGIO che al cielo ci condurrà.
Se fossimo privi di un qualsiasi desiderio, la vita perderebbe di significato; il motore e l’energia necessari al nostro movimento interiore ed esteriore, quindi alla nostra evoluzione, verrebbero meno.

LA STELLA è simbolo di un obiettivo a cui ambire (Dante diceva: “non si può voltar chi a stella è fiso”), può essere luce e guida nella notte per i viandanti, per gli eremiti e i marinai, e può rappresentare, nei Tarocchi, una star dello spettacolo ma anche una maga o  un’amante ideale, la donna che sa amare incondizionatamente.
Nel disegno della Carta 17, La Stella è una bella donna che in totale nudità entra in armonia con se stessa (l’Isola dell’Io) e poi con le Forze dell’ Universo, versando l’acqua che nutre il fiume. E’ ancorata con un ginocchio e un piede sulla sponda, quasi a mettere radici, per stabilire il proprio posto e il proprio ruolo.

Ed ecco che, di recente, un’altra stella ha cominciato a brillare accanto a me: UNA NAVE chiamata SIRIO, che è l’astro più luminoso del mattino.
“Ma che c’entra una nave con la tua vita?!?” direte voi.
C’entra, CENTRA :-).
Sirio è il nome di un piroscafo che nel 1906 partì da Genova con a bordo 1200 emigranti, quasi tutti famiglie italiane. Era diretto in Brasile, la terra promessa. Due giorni dopo la partenza, il SIRIO urtò un terribile scoglio e cominciò ad affondare, come nel remake del Titanic, e metà dell’equipaggio perse la vita. Ma la vicenda venne presto dimenticata da tutti, insabbiata dal governo di allora senza mai averne chiarito le responsabilità.

La_Stella

A ottobre 2011 ho deciso di farne uno spettacolo teatrale intitolato: “Sirio, la Nave e la Stella”, con prima assoluta venerdì 25 novembre a Milano (Antica Focacceria San Francesco, via San Paolo 15, ore 21). Giacché ci sono storie che ci chiamano e che chiedono prepotentemente di essere raccontate!
Questa è una di quelle storie incredibili e dense di mistero che si sono rivolte a me attraverso una serie di episodi sincronici. Ad esempio, mentre cercavo nel web lo spunto per iniziare a scrivere il copione, la mia attenzione fu attirata dalla foto di una famiglia veneta, imbarcatasi sul Sirio.
Fissai il volto della madre, e la scelsi come protagonista della performance….

Più avanti scoprii che Amalia Dal Lago in Serafini è una delle poche persone di cui si hanno notizie circa la vita precedente alla partenza per il Brasile, e che fu suo marito, superstite del naufragio, a fare causa allo stato italiano e alla compagnia di navigazione anche se non ottenne assolutamente nulla.
Amalia è annegata il 4 agosto 1906. Con lei morirono 6 dei suoi figli ed altre 600 persone. Il bimbo che portava in grembo non ha mai visto la luce: ho immaginato che sarebbe stata una femmina e che l’avrebbero chiamata Stella come la nave, come mia figlia.
Nessuno ha mai reso giustizia ad Amalia e agli altri, pochissimi ne hanno parlato.
Io presto loro la mia voce.
Accanto a me, tre musicisti klezmer e gipsy-rom suoneranno e canteranno per tutti quei migranti, quei viaggiatori e sognatori, che non possono voltarsi indietro quando  inseguono una stella.

veronica_talassi2_

E così il nostro spettacolo sta partendo per lidi sconosciuti, navigherà i mari dei cuori in ascolto, varcherà i confini ed è probabile che nel 2012, immerso nella profondità della ri-creazione, venga trasmutato in un musical.

Veronica Talassi

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