Il piacere del Piacere

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E’ una parola così Potente che a volte quando parlando sale alle labbra si cerca un sinonimo se la situazione attorno non è più che sotto controllo. Perchè a volte può essere intesa come gradire, come solleticare, deliziare, gioire, o conoscere o godere. Quest’ultima ancor peggio sarebbe, quindi più innocuamente va bene… piacere.

Il piacere è la spinta che ci consente di venire a mondo ed è l’arco che ci slancia in avanti nella vita, che ci stringe alla gola, che ci prende per la gola. Legato a mille sfumature dei milioni di livelli che ci compongono: una mousse di crema di latte fresco, leggerissima e fondente o il desiderio struggente che ci piega la mente e il corpo rendendoci bava liquida senza nessun controllo, senza nessuna intenzione di controllo.

Il piacere ci fa coraggiosi condottieri della nostra vita e ci esalta, ci schiavizza e ci conduce ammaestrandoci a volte oltre la nostra volontà, ci rende ridicoli o ci incorona regnanti.
Ci rende persone forti, magnifiche e centrate quando questo piacere è vissuto con equilibrio scelta e libertà.

Quello che è vero veramente è che senza piacere saremmo morti che vivono per finta. La cosa grave non è annoiarsi ma non provare piacere.

Bello e sano abituarsi a comprendere che ogni cosa facciamo, ogni cosa pensiamo, ogni cosa viviamo deve avere per primo pregio il fatto di donarci piacere. Più piacere ne traiamo più energia ci riempirà in ogni nostro atomo.

Al contrario estremamente dannoso è fare un lavoro che non ci piace.

Un tempo interminabile senza la totale concentrazione che sarebbe necessaria per fare al meglio il compito che ci porta a fine mese uno stipendio, sogniamo l’ora in cui possiamo staccare per poter fare qualcos altro che compensi tale immane fatica.

E spesso si è così sfiniti energeticamente nell’impegnarsi comunque con volontà e determinazione per il “bisogno” di farlo, che non ci resta altro che cercare di ricaricarci ripiegando su piaceri “minori” come l’esagerare con il cibo, con l’alcool, con altri comportamenti che comunque ci intasano e ci stordiscono per non arrivare a trovare effettive soluzioni.

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Ogni scusa è buona per non cambiare lo stato che ci frustra ma quantomeno è quel tanto conosciuto da legarci a una vita a metà o meglio una vita a un quarto, il tempo che stancamente ci rimane dopo aver adempiuto agli obbligi che ci siamo imposti.

Anche se non semplice o immediato bisognerebbe riflettere bene prima di accettare un impiego che vuole così tanta energia e qualità di vita, dandoci “soltanto” una paga con cui poter sopravvivere. Ed è sopravvivere il tempo che ci rimane dove cerchiamo appunto delle gratificazioni per bilanciare.

Le cose che si fanno con piacere sono lievi, entusiasmanti, rigeneranti. Non solo non ci si accorge del tempo che vola ma non si vorrebbe smettere mai.
E’ un tempo glorioso quello in cui andiamo in crisi esistenziale, in disperazione, in rigetto di qualcosa che non ci soddisfa. E’ un momento creativo ed è un’opportunità sensazionale che se interpretata con coraggio può dare il là a svolte insperate e insospettate.
Può dare l’avvio all’accesso della nostra fortuna.

Inizialmente potrebbe essere un momento meno favorevole economicamente ma se ci si mette tutto l’impegno e la passione ciò che ci dà piacere fare, ci porterà anche una riuscita economica certa. Quando agiamo con piacere sappiamo fare le cose verso cui abbiamo talento in modo decisamente migliore di altri e sempre per il fatto che lo facciamo senza sforzo, anzi balzando dal letto la mattina per correre a fare ciò che ci piace, se ben condotto ci porterà a farne un’occupazione a tempo pieno in cui avremmo godimento su tutta la linea e il nostro piacere pervaderà ogni nostra azione e ogni nostra cellula.

La qualità della nostra vita decollerà e l’energia sarà potente e centrata e avremo sempre più gioia e gratitudine attraendo persone e circostanze sul nostro livello di emanazione. Non ci stupiremo più che le opportunità ci si offriranno quotidianamente, avremmo da sceglierne, avremmo vicino persone creative, sensibili e propositive e avremmo un’esistenza in prospera fioritura. Una catena di fatti positivi, di salute e benessere su tutti i livelli. E tutto questo perchè si e scelto di seguire il piacere.

Il piacere va ricercato e coltivato. Da quando ho capito questo fatto e messo al primo posto su tutti i piani di esistenza integrandolo con altre tecniche tra cui Ho-oponopono, la mia esistenza è cambiata da un giorno all’altro in modo radicale. Credendo, creando, seguendo il sogno del provare piacere.

“Non mi stupisco più di avere un percorso di amore, scelte, gioia, gratitudine, questa è ormai la mia normalità del pensiero. Questo stato è ciò che creo momento per momento, scegliendo il piacere, in rispetto e accordo degli esseri con cui interagisco, e lasciandomene pervadere.”

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3 commenti su “Il piacere del Piacere

  1. Ciao Silvia,
    passavo d aqueste parti e ho letto una frase che ha colpito nel segno:al contrario estremamente dannoso è fare un lavoro che non ci piace.
    da un mese recito le frasi TIAMOGRAZIEMIDISPIACEPERDONAMI,domandando a dio che faccia CAMBIARE SPECIALMENTE IL MIO LAVORO,mi alzo dal letto la mattina con l’angoscia di andarci ma cerco in tutti i modi di prenderlo come un percorso che devo fare per arrivare a qualcosa di meglio,ma diventa ogni giorno piu dura,ho perso tuta la voglia di impegnarmi,questa non è la mia vita. Ho provato a mandare curriculum da altre parti,ma non ricevo nessun segno!!!!!!!Sto sbagliando secondo te????Chiedi e ti sara dato,ma non vedo nulla!!!Come faccio a mollare tutto con una famiglia che amo con tutto il cuore???Con il mutuo!!!!!Ascoltando la radio qualche giorno fa una persona mi ha deto di mollare tutto e seguirmi,ma non so dove andare!!!!Sono un vittimista?Puo darsi ma comunque gia scrivendo questo forse sta cambiando qualcosa!!!Scusa il disturbo ma a certe domande non so piu cosa rispondere!!!!!!!!GRAZIE

    1. Roberto non che sia facile ma per chi crede alle energie “chiedere” con un angosciato stato di bisogno e frustrazione equivale ad attirare la stessa vibrazione con/in cui si esiste. Nello specifico di Ho-oponopono pulire significa affidarsi, una sorta di “sia fatta la Tua volontà” e vivere il quotidiano fluendo con la massima gratitudine possibile notando ogni più piccola oasi di positività. Se ti affidi devi essere certo che una strada ti si presenterà, e sarà la migliore per te. Togliti il prima possibile da quell’emanazione di dolore e risentimento così ahimè sporchi mentre pulisci e ben che vada la situazione stallerà ancora. Hai letto La Pace comincia da Te? Ci sono dettagli da digerire e utilizzare in quello che è l’imprescindibile responsabilità al 100% e le non aspettative. Ti auguro il meglio e pulisco con te abbracciandoti forte!

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