Bruno Groening, Ho’oponopono e le Energie

Ciao Silvia Paola, ti avevo fatto la mia domanda nel Blog, ma non ho trovato riscontro…forse ho postato male.
Alle spalle ho una lunga storia di ricerca sincera.
Riconosco che in parte questa mia ricerca è stata alimentata dal desiderio di avere una figura protettiva, di essere accompagnata, guidata e protetta dalle paure e dai dolori della vita davanti alla quale mi sono sempre sentita in pericolo.
Forse la mia meta doveva ..deve essere diversa , forse, se avessi trovato questa protezione, mi sarei fermata a forme di spiritualità più consolante.

Capisco che pur avendo compreso “come stanno le cose” grazie ai principi che ho letto e sentito in altri e che tu stessa trasmetti, mi manca la Fede che tutto quello che succede è per il mio Meglio e vivo nella paura e nella difensiva…ed è molto faticoso e difficile e logorante.. sempre alla ricerca di sicurezza e protezione.
L’unica vera esperienza del Divino l’ho avuta molti anni fa….

 

Una sera … stavo recitando una preghiera Sufi, ero tranquilla nella mia stanza e sono stata presa da una profonda Commozione e pianto. Mi si era aperta dentro alla testa, forse nella nuca, l’Immagine di uno Sguardo, non posso dire di più, uno Sguardo dietro ai miei occhi e ho sentito che stava creando la realtà attraverso la mia coscienza e che così si conosceva. Come una finestra aperta creava me e ciò che mi circonda, attraverso di me.
Uno Sguardo che crea ed emana i mondi, attraverso la Sua energia che è AMORE e l’ho sentito emanare questo Amore che mi esistenzia e di cui siamo fatti e tutto è fatto.

Lui o questo Sguardo è sempre con me perchè se si chiudesse, sparirei io e tutto quello che ho intorno…all’istante.
Per anni e anni, tanti….ho continuato a cercare fuori, in libri, maestri… incontri, persa nei miei problemi, dolorante nelle mie ferite…. problemi fisici…e nel tentativo di trovare la Pace. Avevo detto basta e proprio nel momento in cui ho desiderato chiudere questa mia ricerca e lasciar fare a questo Sguardo… sono venuta a conoscere la figura di Bruno Groning.
E nella mia città si è installato un gruppo, piccolo ma costante che si ritrova ogni quindici giorni. Certo l’impostazione dei discorsi è molto “semplice” direi didattica e catechistica, nel senso buono del termine, riconoscendo in chi lo guida tanta Fede e Buona Volontà.

Certo non sono espressi i sommi principi del Tao o dell’Advaita Vedanta, non si parla di risveglio, del mondo come proiezione dei nostri contenuti inconsci ecc…ma una dottrina semplice, forse un po’ riduttiva che invita alla Fede nel collegamento con Bruno.
Ma arrivo alla mia domanda….

Perché, dopo aver percepito la Fonte del mio Essere, la Sorgente dell’Energia divina dentro di me, devo rivolgermi fuori e invocarla e riceverla con l’einstellen attraverso Bruno, un tramite di questa, voglio credere, stessa Energia?
Perchè il contatto con il Mio Divino interiore non può essere diretto, perché non posso ricevere da lui direttamente la guarigione del corpo e dell’anima, ma c’è bisogno dell’opera di intermediario di Bruno?

Scusa l’intrusione e grazie ancora della tua disponibilità.
Un abbraccio
Loredana

 

Aloha cara Loredana
leggerti mi ha dato gioia, tenerezza, comprensione, compassione e prezioso Amore, te ne ringrazio.

Parto dal fondo del tuo scritto: io non ‘devo’, loro non ‘devono’, tu non ‘devi’ delegare nessuno, nel caso l’amato Groening.
Il percorso che hai compiuto è stato lungo, inevitabile per il tuo cuore, un viaggio volenteroso e doloroso; a tratti le tue parole descrivono quasi uno spasimo impaziente per voler veder manifestato il miracolo che la tua ricerca continua e profonda meriterebbero.

Sono dell’opinione che questa precisa epoca (2011-2019, cerca su google o su youtube “9 onda espansa calendario maya Marco Fardin”*) abbia delle manifestazioni adeguate a questo spazio tempo.

Qualche esperto con una sorta di snobberia afferma che il mantra Ho’oponopono non è parte della tradizione ancestrale hawaiana. E’ vero, fa parte dell’Ho’oponopono moderno, definito dell’Identità del Sé, aggiornamento creato e voluto da Morrnah Simeona. Le gocce di rugiada, altro nome del mantra “Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie”, sono state canalizzate e portate al mondo dal dottor Hew Len nel 2008, come un nuovo dono che è diventato lo slogan che sta risanando milioni di individui.

Un regalo adatto a questa epoca: semplice, conciso, comprensibile, efficace.

Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie, parole sempre corrette nell’ordine che ciascuno sceglie, hanno sfumature che in ognuno risuonano in modo diverso, e sempre quando praticate, agiscono con un effetto di pulizia dirompente.

“L’efficacia è la misura della verità” (7 Principio Huna)

Ciò che stiamo tutti cercando di raggiungere e mantenere è la semplicità, la naturalezza suprema, perché solo attraverso questa personale connessione possiamo accedere autonomamente al divino, ma ancora crediamo, o preferiamo credere, che ci vogliano rituali, studi, corsi e diplomi per renderci abili a comunicare con Dio.

Siamo da sempre e per sempre immersi in quella sostanza che crea e manifesta tutti i piani di esistenza, quel luogo dal quale da bambini ci tiravano giù a forza: “Svegliati, e non fantasticare sempre!”

E quindi cosa è ‘giusto’, cosa ‘devo’ fare, dato che so che l’energia è sempre quella, Una, unica, infinita e a illimitata disposizione di tutti?

Faccio, sono, sento, divento quello che mi attira senza fatica, quello che sincronie e segni che posso intendere mi portano ad approfondire, quello che non mi stanca né mi annoia ma che scelgo in quel momento, perché l’anima e il cuore dicono che è la mia attuale verità. Ci sono fasi della vita che ci portano a interessi o a scelte. Solo portando a loro attenzione, amandole appassionatamente fino alla completa comprensione e conseguente soddisfazione nel passare oltre, metabolizzando e integrando ogni più infinitesimo insegnamento, siamo in grado di onorare la causa che le ha portate a noi.

Ogni cosa che arriva non è a caso, ci possono essere migliaia di ragioni perché si è manifestata, o forse no, perdiamo troppo tempo a disquisire, a costruire e a difendere la teoria più convincente per capire con l’intelletto il Grande Disegno. Che non possiamo vedere per intero, poiché appartiene anche a un altro, ad infiniti altri, piani di esistenza.

In ogni caso io adesso sono qui, e mi riguarda ciò che manifesto, che co-creo o che è una traccia già decisa prima di incarnarmi in questo Viaggio, per la mia evoluzione e quella di tutti gli esseri che mi circondano.

Ogni volta che il mio interesse per qualcosa/qualcuno si acuisce, a volte rasentando l’assoluta priorità per indagare a fondo, lo sento come una tappa, una conferma del collegamento sempre in atto, un dono mandato per aggiungere esperienza da una angolazione non abbastanza esplorata: il credere ad un altro per poter credere, constatare e manifestare senza più dubbi di me, in me e anche in tutto ciò che mi circonda.

Bruno Groening è un’opportunità di fare un pezzo del viaggio in pieno relax, riposandoci anche un pochino, sapendo che è qualcuno che ha dimostrato cosa un essere umano può essere e fare. Il mio cuore trabocca di tenerezza per quel bambino anomalo che è stato, che a neanche 3 anni spariva per giorni, e notti, nei boschi perché solo immerso natura del bosco si sentiva a proprio agio, accolto, compreso, protetto, amato.

 

 

Ma che veniva riportato a casa dai vicini o dai genitori con botte, punizioni e l’assoluta cecità di essere in presenza di un’anima evoluta, che nel tempo ha dimostrato un potere preveggente e guaritore straordinario confrontato a quello di chiunque altro in epoche conosciute. Il tutto dal 1949 ad oggi amorevolmente e minuziosamente documentato.

Bruno Groening si definiva “l’uomo della spazzatura”, diceva: “date a me i vostri dolori, le vostre malattie, la vostra disperazione, me ne occuperò io di pulire e smaltirli per voi, mentre potrete con il nutrimento di Dio (l’Heilstrom) sperimentare da subito la piena salute di corpo, mente e spirito.”

Certo con un sistema che poteva sembrare quello di un moderno guru, che come gli attori dell’epoca spediva la sua foto a chi aveva bisogno di un sostegno energetico, di un canale forte, di un braccio sicuro per fare un balzo nel proprio rapporto con Dio.

Sapeva già, e lo spiegava, di ciò che oggi conferma la fisica quantistica: la sua immagine avrebbe portato la sua energia in maniera ancora più massiccia perché, affermava, ogni foto contiene un’informazione intentiva concreta pari alla presenza reale.

A un certo punto della sua vita, amareggiato dai rapporti che instaurava con le persone che percepiva come aggressive e cattive, chiese al Dio del Tutto di prenderlo e di poter terminare questo viaggio troppo doloroso per la sua sensibilità.

Dice di aver avuto in risposta una visione e un compito, che era quello di portare la fede e l’Amore per Dio e l’energia di guarigione in tutti gli esseri. E finalmente il piccolo Groening, come si definiva essendo altro poco più di 1 metro e 70, comprese come e dove dirigere la sua grande energia risanatrice che definiva semplicemente Amore e fiducia nel Dio di tutto ciò che è.

 

 

Non accettava né denaro e rispondeva di rivolgere a Dio e non a lui i ringraziamenti per le guarigioni, si definiva solo un tramite, un connettore, un trasformatore: “Nessun essere umano può guarire, uno soltanto lo può fare, Dio!”.

Le spiegazioni e le argomentazioni che condivideva nelle sue conferenze, che ho tradotto con google translator da varie lingue, erano semplici, con esempi quotidiani, comprensibili anche ai bambini. Si esprimeva con totale semplicità, ma non perchè non aveva studiato, a causa delle difficoltà economiche familiari nel pieno della prima guerra mondiale.

Nelle registrazioni dell’epoca (metà anni ’50), in tedesco, la sua voce spronava semplicemente ad aver fiducia e a connettersi a Dio, autonomamente. Ma per sgominare anche i cervelli più duri (impauriti, annientati, malati, disperati in quel dopoguerra) si offriva, e si offre, come lo spazzino che alleggerisce le menti e i corpi da quelle distorsioni che, lontane dalla Fonte, non sono più Amore. In pratica è stato, ed è, uno sciamano futurista.

Ecco perché, adesso, lo seguo con una riconoscenza pubblica per lui, e anche per riparare, per quel poco che posso fare, alle tremende ingiustizie terrestri alle quali è stato sottoposto: violenze fisiche e psicologiche, soprusi e denunce che lui ha sopportato mentre chiedeva solo di lasciargli guarire spiritualmente – con effetti circolari da materia a spirito e ritorno – tutte le anime incarnate che ne avessero avuto bisogno.

Adesso è un’altra era, tutto cambia e anche lui, se ci fosse ora, probabilmente si esprimerebbe in modo diverso, ma quella figura nel suo tempo è stata meravigliosa e necessaria, per consentire una silenziosa presa di consapevolezza da parte di tantissime persone. Persone semplici, che da 35 anni aprono e si occupano dei “circoli degli amici” sul passaparola, con l’unico desiderio di stare bene e di fare del bene.

Tu sai e sai già Tutto Loredana e sei meravigliosa. Hai avuto un’esperienza bellissima, adeguata alla tua grande ricerca e alla tua capacità di accoglienza. Quello che non dobbiamo mai dimenticare è che siamo, ogni essere è, un concentrato di Amore in un sistema fatto della stessa sostanza, arrendiamoci alla fiducia sempre e comunque, e al fatto che co-creiamo.

Dobbiamo tenere il cuore alla Fonte, fidarci e non provocare attriti emozionali nel sistema (con dubbi, paure, bisogni o eccesso di ego) ma favorire con gratitudine la fluidità naturale dell’esistenza che evolve per il meglio di tutti gli esseri.

Se posso permettermi ti dico quello che dico a me: semplifica. Il modo più semplice è mettere in pratica l’unico insegnamento che ci connette tutti alla Sorgente: presenza dell’adesso e riconoscimento della propria essenza divina. Tutto il resto si muove da sé sostenuto dal nostro Amore e dalla pulizia e dalla purezza del nostro cuore.

 

Trovo interessante la frequentazione del Circolo degli Amici, anche se caratterialmente non sia mia abitudine questa modalità di incontri, ma qualche volta andrò e così sarà finchè l’energia che mi collega a Groening lo riterrà buona cosa.

Ci andrò per gratitudine e per essere vicina a una realtà nella quale potere, anche senza grandi tesi filosofiche, condividere energia co-creativa nella stessa direzione, energia incarnata da persone che esprimono la fede in maniera semplice allenandosi a riconoscersi reciprocamente e individualmente divine.

Ti abbraccio forte

Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie Così sia, così è, così è fatto

 

*Marco Fardin caro amico, esperto italiano del calendario maya e diffusore delle scoperte di Carl Calleman che considera il suo maestro. Nota l’illuminante teoria dell’evoluzione vista dallo tzolkin, e la precisa definizione di Fardin del punto evolutivo epocale – la 9 onda espansa, adesso – che svela e stabilizza la facoltà di manifestare la nostra co-creazione consapevole.

 

*.:。✿*゚ ‘゚

 

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