Il beauty-case in tavola

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Gli esperti di bon ton sicuramente boccerebbero un’idea tanto inelegante. Ma niente paura: il suggerimento è solo metaforico e vuole semplicemente indurre a scegliere, tra i vari menù, le portate che oltre a  nutrirci ci aiutano a conservare una baby skin il più a lungo possibile.

Così, chi ama i sapori fusion può concedersi, a piacere, una confettura antiage: la Chyavanprash, un preparato ayurvedico dolce (ma sugar free) e leggermente speziato (in farmacie ed erboristerie specializzate in prodotti ayurvedici e on line).

È a base di minerali, vitamine ed erbe antiossidanti (come l’Emblica officinalis) e in India viene consumata dai manager e dalle dive di Bollywood per armonizzare chakra ed energie e mantenere una pelle liscia e vellutata.

A Singapore, invece, già da qualche mese le beauty addicted possono assaporarsi un caffè speciale: una bevanda liofilizzata che contiene tra gli ingredienti anche una percentuale di collagene, la nota “proteina della giovinezza”, costitutiva non solo di circa il 70% del derma, ma anche di capelli, cartilagine e altri tessuti del corpo (Nescafé® Body Partner®, Coffee with Collagen).

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Ma è soprattutto con cibi più comuni e in versione natural che si può incentivare, direttamente o indirettamente, freschezza ed elasticità della pelle. “A inibire l’enzima collagenasi, che degrada il collagene, interviene il betacarotene dei vegetali gialli e del pomodoro”, dice il nutrizionista Damiano Galimberti, presidente dell’Associazione Medici Italiani Antiaging.

Indispensabile per la sintesi del collagene è la vitamina C, che si trova in kiwi, agrumi, frutti di bosco, peperoni e in tutti i vegetali a foglia verde, da consumare crudi, interi o centrifugati. E non deve mancare il rame, che rende utilizzabile la stessa vitamina C e contribuisce a tenere unito il collagene all’elastina.

avocado

“Questo oligoelemento si trova in carne, pesce, uova, molluschi, patate, mele, noci, nocciole e uva secca. Ma anche in avocado, papaia, cocco, zenzero”, dice l’esperto. Un altro dipeptide fondamentale per la salute del collagene e per la neocollagenesi è la carnosina che, spiega Galimberti, “essendo antiossidante e antiglicante, protegge il collagene dalle alterazioni e ‘ringiovanisce’ i fibroblasti”.

La carnosina si assume soprattutto dagli alimenti proteici di origine animale, ma per stimolare efficacemente il processo di neocollagenesi è consigliata l’integrazione: ne basta circa un grammo al giorno, per 2-3 mesi massimo.

Per nutrire gli ormoni, bisogna osservare qualche piccola regola durante i pasti.
A tavola, per esempio, estrogeni e progesterone si mantengono in equilibrio con i legumi, ricchi di fitoestrogeni, e con finocchi, fiocchi d’avena, germe di grano, riso e pane integrali, salvia e melograno.

Il DHEA (leggi deidroepiandrosterone, l’ormone prodotto dalla corticale del surrene che il nostro organismo utilizza per produrre ormoni sessuali) migliora l’elasticità della pelle e si può stimolare con  un  menù ricco di frutta, verdura, carne, uova e pesce, ma al contrario povero, se non privo, di alcolici, bevande con caffeina, dolci e farinacei.

La cena ideale? Include una porzione di proteine da carni magre o pesce, perché contengono L-triptofano, che di notte favorisce la produzione di melatonina, l’ormone che ha un effetto antiage addirittura doppio rispetto alla vitamina E e regola i ritmi sonno-veglia (e un riposo ristoratore, si sa, è  tra le migliori cure antirughe!).

Le proteine light vanno accompagnate da cibi naturalmente ricchi di melatonina, come la maggior parte della frutta e della verdura non trattata: i processi industriali infatti, tendono a distruggerla.

letto su Vogue.it

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