L’Illuminazione mangiando una bistecca

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A mezzogiorno ho cotto alla piastra (raramente lo faccio, per una serie di motivi misti) una bella bistecca (tra l’altro comprata fresca e congelata e di questo me ne sono scusata con lei, per il mio poco rispetto alla sua offerta di sè nel meglio che poteva in quel momento).

Mangiandola ho gustato un sapore sublime ma talmente buono che il mio cuore e il mio palato benedicevano entrambi il boccone accompagnandolo dentro di me. Prima dell’intervento della razionalità con cui ho tratto delle conclusioni filosofiche, la mia gratitudine era totale, attimi di connessione al Tutto, e si rivolgeva direttamente al donatore di se stesso per il mio poter essere nutrita e sostenuta. Era una tacita legge che entrambi potevamo comprendere.

Voglio premettere che per moltissimi anni non ho mangiato carne (pesce sì) perchè non ne ho mai avuta una predilezione dei sensi, perchè alternativamente per salute e condizionamenti di vario genere ho cercato alternative.

Mentre piena di gratitudine assaporavo la mia carne il pensiero pulito e diretto che è partito dal mio cuore è stato questo:

Se l’energia di tutti (e tutto) è Uno, se il mio grato riconoscimento è riverente e grato, se il mio piacere e apprezzamento è importante perchè dovrei assorbire la “negatività” dell’animale, che si dice (ed è sicuramente vero, e si ammassa come dato tossico avvalorando credenze e memorie di vario genere) abbia per un insieme di motivi, tra cui la paura nel trauma della morte. Perchè SE la mia gratitudine è sincera e piena non dovrebbe “sciogliere” le sofferenze dell’animale che entra in me per e a continuare il suo viaggio nella trasformazione?

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Molti mesi fa ho fatto un sogno. Da anni una delle mie meditazioni preferite è nuotare in un oceano sotto un vulcano spento in compagnia dei miei amici pesci. In quei momenti non ci sono differenze tra me e loro. Io respiro acqua come fosse aria, loro mi parlano e mi accompagnano e insieme abbiamo momenti di indescrivibile piacere e gioco. Il sogno mi portava a vivere di dover essere il loro cibo, in un inevitabile cerchio della natura. Niente era sbagliato, anzi io comprendevo, tante volte avevo mangiato i loro simili. Ho provato un intensa felicità, non c’era altro che lasciar fluire, non era un atto sbagliato quello che loro avrebbero compiuto, anzi mi sentivo grata di poter essere ancora Viva attraverso la loro vita, nel loro mare che sarebbe stato più mio di qualsiasi altra volta. Non c’erano neppure più ragionamenti, solo essere, essere il Tutto.

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45 commenti su “L’Illuminazione mangiando una bistecca

  1. Ciao Silvia, quello che hai esposto è un tema che a me stà molto a cuore, da quando ho iniziato il mio percorso spiriturale, quando mangio carne mi vengono le paranoie.
    Bhe, dall’addolescenza sino a 38 anni sono stata una grandissima divoratrice di carne, adoravo la carne in qualsiasi forma venisse cucinata ma il mio piatto per eccellenza era la tartar. Quando ho iniziato il mio percorso, mi è stato detto che lo sviluppo spirituale sarebbe stato migliore ed efficace se riducevo il consumo di carne meglio se mi applicavo con una dieta vegetariana. Purtroppo ho ridotto ma non posso farne a meno. Poi quanche anno fà in abbondante sovvrappeso, mi sono cimentata con una dieta a base di sole proteine proposta da una spece di maestro….cisì si definisce lui e penso sia la dieta (LEM). Pensa ho mangiato quasi ed esclusivamente solo carne per 6 mesi (se penso al rischio che ho corso per la mia salute)….. Ho perso 22 kg ma a quali condizioni???? Va bhe quando ho deciso di interrompere la carne mi è stata indigesta per un gran pezzo. A tuttoggi nonostante quell’esperienza ogni tanto ho bisogno di un bel pezzo di carne (mi dispiace tanto ma non ne posso fare a meno). Ho chiesto ed ho cercato di documentarmi su quale alimentazione andare per la mia crescita ma ogni disciplina ne propone una diversa. Comunque nel film AVATAR c’è un passaggio che mi ha colpito profondamente… quando jake uccide un animale e dice qualcosa di simile a: ti ringrazio, la tua anima vada con Eiwa (spirito della terra) ma il tuo corpo rimanga con il popolo. Da ciò ne ho dedotto che mangiare carne in quantità moderata non può sicuramente far male dobbiamo solo essere GRATI all’animale che offre il suo corpo a noi. GRAZIE
    La pace sia con te Patrizia

  2. Grazie della tua esperienza Patrizia, siamo tutti in cambiamenti o sperimentazioni psicomoralfisicofilosofico perenni. L’importante è metterci tutto il cuore e il rispetto che possediamo ricordandoci che si siamo Uno ma essere la nostra unicità è importante altrettanto. Altrettanta Pace

  3. …ho sempre mangiato carne….usi e costumi culinari della toscana…beh….è la cultura della fiorentina!
    Ma…devo dire che ds un po’ ne sento meno il desiderio…anzi…mi troco spesso con il boccone in bocca…e mi viene la nausea…come mai secondo voi????

    1. Antonella credo significhi che dobbiamo seguire noi stessi, nei corsi e i ricorsi della Vita. L’importante è essere centrati a costo di cambiare idea milioni di volte. Ogni giorno siamo nuovi. Baci!

  4. Ciao Silvia..il tuo racconto mi ha ricordato una storia che recita più o meno così: L’allievo domanda al maestro Sufi:’ Maestro ma quello che sta mangiando è cibo venefico!..non ha paura di morire?’ Ed il maestro con un sorriso rassicurante risponde: ‘ No perchè io con il mio Amore ho la capacità di rendere nutriente anche il veleno più tossico…come invece..coloro che si nutrono con l’ animo arrabbiato…trasformano in veleno anche il miele !’ Quindi ..Cara Silvia sono in perfetta sintonia con la tua storia…noi creiamo la nostra realtà a partire dai nostri sentimenti ! Grazie Un abbraccio grande

  5. Grazie Silvia! Il tuo articolo è bellissimo e ci insegna come affrontare uno dei temi più controversi già da anni. Anch’io mi sono sempre fatta tante domande in merito e poi mi sentivo in colpa per quei poveri animali. Ma poi mi dicevo che anche le piante sono esseri viventi e anche per loro valeva lo stesso discorso… e allora noi cosa dobbiamo mangiare? In conclusione io mangio un pò di tutto, poca carne e verdure in abbondanza… e come te ringrazio le forme di vita che si sono sacrificate per permetterci di vivere. Un abbraccio

    1. Grazie Ombretta! Sono convinta che il senso di colpa si unisca ad altre sensazioni non allineate contribuendo a “turbare” l’energia. Seguire l’Amore, e questo come la verità può anche essere in parte soggettivo o “fuori media”, che è allineato al nostro essere (unico e irripetibile) sia la migliore cosa che possiamo fare. Chi ha “la Verità” in tasca e ti vuole convincere della sua idea mi smarrisce. Io cerco (e mi affido) con il mio cuore e la mia testa, come te 🙂 contraccambio fortemente l’abbraccio!

  6. Dunque la carne…la faccio breve, 1° causa dolore ai nostri compagni di viaggio il modo in cui vengono allevati e come vengono uccisi, sono bombardati di antibiotici, ormoni e altro.. mi chiedo spesso come possiamo farci perdonare da tanta atrocità, perchè la nostra salvezza passa attravertso tutto ciò che facciamo alla terra, noi compresi perchè siamo terra. 2° la carne di per sè fa male al nostro organismo figuriamoci questa carne!!!! Se la tua è una provocazione per parlarne ok altrimenti non ti capisco, pur rispettando tutto e tutti. ciao

  7. Non è una provocazione, è la mia esistenza. Fatta di Tutto, sempre più allargata e “personalizzata”. Io ho sempre avuto animali in casa e posso dire di amarli profondamente. E’ solo per dire che è meglio (per me) essere consapevole e trovare (mie) strade senza “credere” ad altri che alla mia “sensazione” di Unità. Credo sia molto meglio (parlo sempre per me) agire con Amore che lasciarsi bloccare da milioni di informazioni che destabilizzano e interferiscono con l’energia Unica. Come te rispetto qualunque opinione e qualunque modalità, ognuno è nei propri panni e con la propria responsabilità al 100%. Grazie di avermi scritto

  8. Ciao,
    premetto che la questione animale mi sta molto a cuore, anche se apprezzo la tua esperienza.
    Certo, attraverso la gratitudine puoi sciogliere benissimo quella paura contenuta nella carne, che gli animali durante i viaggi per i macelli, ecc… hanno lasciato. Tuttavia c’è una cosa che non puoi levare, e quella è la paura che hanno provato e la loro morte, ne puoi togliere i “residui”, ma nulla potrà ridargli l’amore della propria mamma a cui da piccoli sono stati levati, niente ricompenserà mai i giorni passati tra i pianti (pianti di cuccioli, ricordiamoci) in fredde celle che erano le loro uniche case, nessuno gli ridarà mai i fratelli che gli hanno levato per sterminarli, mentre quelli sentivano l’odore del sangue e tremavano conoscendo già la propria fine. E qui un colpo in testa, che non fa niente praticamente, li stordisce ma, essendovi movimenti veri e propri successivamente, fa sentire loro comunque il dolore, il sentirsi tagliare dentro, è impossibile immaginare una simile pena, ma contando quanto ci facciamo male noi se ci sbucciamo un ginocchio, PERFORARE in profondità, fino al dissanguamento, sarà di certo una delle peggiori torture, mentre gli animali altro non possono fare che rigirarsi e soffrire in silenzio.
    Tu parli di ciclo della natura: una tigre non sceglie di mangiare carne, DEVE mangiare carne, la natura va per necessità, era una necessità dell’uomo primitivo, passando da raccoglitore a cacciatore, quando le temperature scendevano e veniva il gelo, e quindi le piante si seccavano, di mangiare carne perchè non avevamo altro… ma adesso? Adesso ci è rimasta solo un’abitudine, non ci serve, abbiamo tutto ciò che la Terra può offrirci, non vedo perchè far morire qualcun altro per mangiare, quando si può fare a meno. Inoltre, in Natura non si alleva per uccidere gli animali, li si trova e li si ammazza, con metodi molto più indolori, e, almeno, li si lascia vivere un po’ di più la loro vita. Certo, se si intende Natura come Natura-Tutto, allora è parte della natura, perchè l’uomo stesso ne è parte, ma a quel punto è parte della natura anche ciò che l’uomo fa, quindi guerre, omicidi, stermini, stupri, violenze, ma la gente si oppone a questo, perchè anche questo opporsi, in fondo, fa parte della Natura-Tutto.
    Vedo molta gente bazzicare in questo ambiente, costringersi a fare meditazioni intense una dietro l’altra, giorno dopo giorno, con una volontà potentissima. Ma allora perchè molti rinunciano dopo poco tempo a non mangiare carne? In fondo, a livello culinario, è solo un ingrediente, come decidere di non mangiare più cioccolata, ma se si ha una volontà così potente, perchè non usarla un poco per evitare tutto questo dolore? Ormai anche la medicina dice che una dieta vegetariana equilibrata è salutare!

  9. Ah, a chi diceva delle piante, le piante non hanno un sistema nervoso centrale, e il sistema nervoso centrale permette agli esseri viventi di sentire il dolore, quindi non lo sentono, non ci sono escamotages, gli animali sì però, e anche molto.

  10. Inoltre, sempre sulle piante, mangiando la carne, si uccidono anche maggiori piante, perchè si mangerà:
    -La carne dell’animale
    -Vegetali
    – ma anche tutti i vegetali che ha mangiato l’animale! Contando quanti sono, saranno tantissime le piante che mangeranno e che quindi, mangiando carne, si aiuterà a uccidere.
    Mangiando vegetariano, invece, la quantità è molto minore, perchè, per quanto uno possa ingozzarsi, non raggiungerà mai le quantità di interi allevamenti di (ad esempio) bovini.

    Infine, l’attuale disponibilità di derrate alimentari potrebbe consentire a tutti gli abitanti del pianeta di assumere un numero sufficiente di calorie, proteine, e altri nutrienti necessari, le produzioni attuali di cereali e legumi sarebbero sufficienti a sfamare tutti, occorrerebbe solo consumare direttamente i vegetali, anziché usarli per nutrire gli animali, con un grave spreco, e ridistribuire le risorse in modo equo.

    Il problema della ridistribuzione delle risorse non è causato soltanto dallo spreco dovuto allo smodato consumo di carne da parte dei paesi ricchi, è sicuramente più ampio, ma questi specifici sprechi vi contribuiscono in maniera significativa.

    Nei paesi poveri sono state incentivate le produzioni di cereali destinate ad essere esportate e successivamente utilizzate come mangime per l’allevamento intensivo del bestiame, bestiame che si trasforma in tonnellate di carne e va a costituire la dieta squilibrata del Nord del mondo, dove l’emergenza sanitaria è ormai costituita dall’obesità e da tutte le malattie connesse alla sovralimentazione e all’eccessivo consumo di prodotti animali, mentre il Sud del mondo si vede sottrarre le proteine vegetali con cui potrebbe garantire la sopravvivenza ai suoi figli.

    Quindi mangiare carne alimenta anche questo aspetto dei problemi globali, senza contare l’impatto ambientale, ma questo dato lo si può trovare con più facilità con una semplice ricerca.

  11. Non avevo visto la risposta, ma inevitabilmente ti ho risposto, indicandoti come il non mangiar carne riduca il sacrificio di piante e umani dei paesi poveri sfruttati da questo meccanismo, ma anche come le piante stesse, in quanto non hanno un sistema nervoso centrale, non possano sentire dolore, a differenza degli animali.

  12. Non volevo si perdesse e la riposto qui, grazie! E sui vegetali sarei comunque curiosa dicessero la loro riguardo dolore e o paure, sinceramente.

    Alberto ti ringrazio di avermi ricordato memorie e cose che conoscevo già, inevitabilmente. E Grazie di apprezzare la mia esperienza. Io parlavo da un livello diverso (e non “superiore”, ma forse sì). Un livello dove l’animale, la pianta e io siamo la stessa energia. E quello che sento io lo sente la pianta, e pure l’animale. Se il dolore e la paura resistono anche dopo lo stato di Uno, che è Amore in un’intensa connessione al Tutto, allora anche il crock del sedano fresco sotto i tuoi denti è il suo grido di dolore.

  13. …inutile fare tanto gli spirituali, illuminati, che si occupano dell’anima del mondo! siete ridicoli! finche si mangiano animali non si raggiungerà alcunchè miei cari, non nascondetevi dietro questi discorsi dell’uno, dell tutto, delle energie che si sommano e che col ringraziameneto si purificherebbero o roba simile…ma sapete cosa c’è dietro la vostra bistecca??? siete veramente indietro! andate visitare http://www.laverabestia.org poi mi direte quanto vi sentiti in unione universale col tutto, proprio da gente come voi non c’era da aspettarsi discorsi cosi falsi e ipocriti, continuate a pensare al vostro palato va che la vostra anima è ferma come un incudine!

  14. Silvia, mangiando carne d’allevamento medio, stai mangiando fece punto. No? Che ne dici…
    Quindi, Ti Considero: PUOI MIGLIORARTI?
    Cioè, da una momentanea ottica di Perdono Compassionevole riesco come uno sprazzo a guardare la Perfezione dell’esempio di atto consapevole e ‘Benedizione Guaritiva’ che può venir fatto trasparire dal Tuo Esempio reso a livelli ‘pubblici’; solo che, come si dice..tutto ciò che và su, poi dopo non torna giù? Non sarebbe un Dono ben più piacevole a Tutti e al Tutto se indirettamente o direttamente, Tu Perdonassi? Cosa? La/le cause originarie del consumo di Vita come carne.
    T’abbracciotto

  15. Eh, ma se io mi sento l’animale e la pianta, cerco di recare meno male possibile a loro, essendo essi parte di me, no?
    Tu mi parli del crock del sedano come un grido di dolore, ma proprio evitando di mangiare carne si risparmiano molte più vite anche vegetali! Quindi meno carne, meno “gridi di dolore” (anche se, ripeto, i vegetali non hanno il sistema nervoso che, è dimostrato, produce la sensazione di dolore fisico) 😀
    Comunque quello stato unitario col Tutto non penso derivi dall’aver mangiato la bistecca, quindi non credo che evitando di mangiarla potresti togliere “ciò che ti ha permesso di raggiungere quello stato”, ho sentito di gente che si è illuminata attraverso un secchio d’acqua in testa, ma di certo non è quello che ha permesso questo cambiamento dell’essere. E’ il lavoro che c’è dietro, e, a mio avviso, il non mangiar carne è un passo che aiuta sia il percorso spirituale perchè riduce la produzione del karma derivante dalle uccisioni, è più orientato verso l’ ahiṃsā, la non violenza, e questo atteggiamento secondo me aiuta di più, perchè gli schemi “io amo tutto” e “uccido una parte di questo tutto senza motivo e senza necessità” mi paiono abbastanza in contrapposizione tra loro, e quest’ultimo schema si attua quando si mangia carne.

  16. Più che altro, permettimi di farti una domanda: se sai che l’animale è una parte di te, perchè siamo tutti Uno, perchè mangi carne?

  17. Giulia, il mondo è uno specchio. Indignarsi è molto umano e giudicare è un problema da analizzare per chi lo pratica. Comunque la libertà di opinione è la cosa migliore per capire se stessi. Grazie

  18. DonBf grazie delle tue parole e della tua benedizione. Ogni qui e ora porta delle cose, ognuno di noi ha (le proprie) molte esperienze per attraversare l’esistenza. Ringrazio me stessa e le mie scelte di vita che mi hanno portato ad essere la persona che sono, che pur talvolta mangiando carne, anche qui in seguito a scelte consapevoli e ponderate, ho per lo meno superato (spero definitivamente) la fase di giudicare come “migliorabile” ciò che risulta da una scelta diversa dalla mia, e mi ringrazio anche per aver imparato ad evitare di dare consigli basati sulle mie convinzioni che per quanto condivisibili sono sempre limitate alla mia sfera percettiva.
    T’abbracciotto anch’io!

  19. Mia cara, non riesco ad aprire con il telefonino il link allegato, ma ti volevo comunque dire che una bistecca di tanto
    …in tanto se la mangiano persino i monaci buddisti tibetani. Gli indiani nativi americani non mi risulta siano
    …nettamente vegetariani, eppure e’ una popolo molto spirituale con un’egregia sensibilita’ e rispetto per la natura
    …e gli animali. Dopo un sacco e piu’ di problemi che mi son posta a proposito del magiare o no una bistecca,
    …un’anemia mi ha mollato una sventola illuminante dalla quale ho concluso che Indiani Nativi, Eschimesi ed altri che
    …che SENZA STRAZI E SPRECHI MA CON RISPETTO si cibano anche di carne e pesce, non hanno monasteri dove dover inventare
    …credenze e comodini per frenare i livelli di testosterone – in relazione con ferro e ferritina.
    …Io parlo con le piante, accarezzo la loro aura e le vedo muovere le foglie per farsi coccolare e allora dico:
    …ma chi mi puo’ assicurare che ad una mela piaccia farsi mordere o ad un gambo d’insalata farsi mangiare?
    …Non possediamo un sistema digestivo da ruminanti, ne da asini o cavalli: in base a che cosa si e’ arrivati
    …alla conclusione che dovevamo essere assolutamente vegetariani?… Forse perche’ le scimmie non vanno a caccia?
    …o perche’ non consideriamo, come loro, formiche, termiti, larve e pulci: forme animali mangiabili?
    … Mangiare evitando sprechi, con rispetto e gratitudine. Nient’altro serve. …Personalmente trovo molto piu’ sporco del mangiare qualche po’ di carne, l’atavico pagano rituale di cannibalismo che si offre a messa come sacramento!
    …Scusa se il messaggio e’ spezzettato, ma con il telefonino non posso fare di meglio. Saluti. Antonietta

  20. Silvia, poi non mi hai risposto al mio commento successivo nè alla mia domanda, potresti, dunque, dare risposta? Grazie.

  21. Alberto tu hai letto gli altri commenti? E’ sempre interessante sapere cosa pensano gli altri. Credo di averti risposto la mia opinione. Riporto anche la risposta data a DonBF se ti è più chiaro chi “qui e ora” io sono:

    Ogni qui e ora porta delle cose, ognuno di noi ha (le proprie) molte esperienze per attraversare l’esistenza. Ringrazio me stessa e le mie scelte di vita che mi hanno portato ad essere la persona che sono, che pur talvolta mangiando carne, anche qui in seguito a scelte consapevoli e ponderate, ho per lo meno superato (spero definitivamente) la fase di giudicare come “migliorabile” ciò che risulta da una scelta diversa dalla mia, e mi ringrazio anche per aver imparato ad evitare di dare consigli basati sulle mie convinzioni che per quanto condivisibili sono sempre limitate alla mia sfera percettiva. Grazie

  22. Ciao.

    Nella Medicina Tradizionale Cinese, che amo citare per le grandi capacità curative e riequilibranti del sistema energetico umano che ha, la carne è Sapientemente usata e dosata, nel senso che ognuno di noi ha un bisogno diverso, di volta in volta dei vari cibi, compresa la carne.

    Ogni tipo di carne poi porta energie e/o benefici diversi.

    Così si capisce che ci siano persone che per le loro caratteristiche fisiche dopo anni di vegetarianesimo stanno benissimo e insieme ci sono persone che dopo alcuni anni diventano deboli e pallide (o verdi).

    Il nostro problema è che non conosciamo l’energia dei cibi, e ci troviamo a dover scegliere i cibi stessi sulla base di ideologie (sempre dannose e che ottenebrano il pensiero).

    In mancanza di meglio seguire le richieste del nostro organismo (che possono cambiare nel tempo) è la risorsa migliore che ci rimane.

    Ho cercato di condensare in poche parole cose molto complesse, scusate e saluti a tutti.

    Eleonora

  23. Grazie Eleonora, molto chiara e precisa. Se vogliamo parlare del Tutto, tutto c’entra, al di là delle parti, delle scelte o delle modalità. Ti abbraccio e ti benedico.

  24. Credo che ognuno dovrebbe decidere secondo la propria coscienza, senza giudizio, senza sensi di colpa, in tutta onestà.
    Se crediamo davvero che niente è come sembra, possiamo anche pensare che l’evoluzione degli animali, come anche la nostra del resto, possa passare anche attraverso la sofferenza, il sacrificio di sé. Chi può dirlo?
    Un abbraccio virtuale a tutti.
    Letizia

  25. Grazie, più che altro era per fare una conversazione più approfondita, in modo da scoprire un po’ delle convinzioni dell’altro. Ad esempio, dopo un’esperienza d’Unità, un amico mio, vegetariano, è diventato fruttariano. Te invece hai percepito questa unità con una bistecca e, pur essendo esperienze simili, i risultati ottenuti sono diversi, il che fa pensare a come la mente reinterpreti sempre e comunque in modo diverso anche situazioni simili.

  26. ..leggo e condivido pienamente ..grazie !
    sono fondalmentalmente di animo riservato ..i commenti personali ..meglio sarebbe …personalmente ! 🙂 hoo
    in verità aggiungo che ..sui blog sempre rispettosamente commentai e commento e in passato ho trovato spesso chiusura e follia o reazioni giudicanti ..non qui da te ora ..qui si respira
    I commenti anonimi non li biasimo a priori …so e sai distinguere che ,o son semi o grano o evidente zizzania ..e.. la zizzania non mi piace ..non piace a nessuno
    il tuo blog è ricco di spunti di riflessione
    Amore Tanto c’è, Amore a Te Silvia Paola

  27. @Alberto, questo (come tutti i momenti della Vita) è il momento qui e ora. Ho già “passato” i miei momenti di convinzione, integralismo e di, passami il termine, “fanatismo”. Essendo nel mio blog e avendo un filo diretto esperienziale con i miei lettori condivido chi io sono Ora nel momento in movimento verso il prossimo qui e ora che mi accoglierà sicuramente in ulteriori diverse evoluzioni.

  28. SONO D’ACCORDO SILVIA …anche a me è successo 22 anni orsono una storia similare .Facevo il vegetariano …ero magrissimo ,mangiavo poco e correvo tanto…un Grossista di carne mi regalava sempre belle bistecchine e mi diceva :- mangiane un pò , il resto te lo do per i tuoi gatti e il cane.Io non lo facevo e davo tutto agli animali che divoravano con gioia. Venne cosi un giorno che un grande artista mi invito con determinazione ad un suo pranzo in mio onore…diceva che ero un santo che lo meritava.Mi invito con amore ,ma astutamente.. nel giorno di San Francesco il 4 ottobre del 1988. Quel giorno a tavolo ,mi mise sotto il naso una gigantesca bistecca e mi disse mangiala in nome del santo umile che veneri come San Francesco.
    La mangiai con un pò di dispiacere misto a obbedienza e sorpresa .
    Uscii da quella casa che mi sentivo benissimo e mi ritrovai una forza nel corpo che non sentivo da molto tempo. Ringraziai il cielo per avermi aperto a una nuova attenta osservazione.Poco dopo conobbi un Canalizzatore Famosissimo,in Italia …che mi raccontò che un giorno davanti ad un piatto con un grosso pesce dentro ben cotto, senti improvvisamente pena per il pesce , ma ad un tratto una voce forte e ben chiara uscii dal corpo del pesce e disse:- MANGIAMI ,MANGIAMI TI PREGO ,MANGIAMI.. CHE IO ATTRAVERSO TE UOMO MI EVOLVO A MIGLIORE CONDIZIONE .ENTRANDO IN CIRCOLO NEL TUO CORPO ENTRO ANCHE IN CIRCOLO CON LA TUA ANIMA EVOLUTA ED IO FACCIO UN PASSO EVOLUTIVO MAGGIORE FINO A DIVENIRE POI NEL TEMPO UN UOMO-DIVINO COME TE.
    Che differenza passa tra un pesce e un pollo?
    la natura animale si divora sempre ,perchè questo è il sistema scelto in questo piano cosmico .
    Gli indiani di america Esseri altamente spirituali ,pregavano e chiamavano i bisonti che poi li trovavano in certi giorni davanti alle loro capanne pronti a farsi mangiare .
    Un santo Indù racconta Yogananda che vedendo una tigre affamata e senza cibo per i suoi cuccioli si lascio divorare dalla tigre offrendogli il suo corpo.
    Una pianta di insalata viene tagliata e uccisa per essere divorata.
    Un albero viene abbattuto per costruire una casa di legno.
    Questo fà parte di questo gioco Cosmico e tutto ha un senso e uno scopo, purchè venga fatto in amore e con l’approvazione e la richiesta.
    Ho fermato la vita organica con le mie mani ai miei polli parlando loro chiedendo se erano disponibili a donarmi la loro carne ed essi in certi giorni di luna nera si lasciavano prendere da me che li addormentavo con carezze sul capo e poi essi al taglio del mio coltellino su una loro vena giugulare morivano dolcemente guardandomi negli occhi fissamente senza muoversi di un centimetro …sentivo bene la loro anima e il loro grande Amore per me.Si fidavano totalmente di me.
    Arrivano tempi diversi ora e credo che non mangeremo più carne , sempre meno ,dovendo cambiare frequenza il nostro corpo ,che passerà a da una base carbonio a silicea non richiederà cibi pesanti.
    VERAMENTE STA GIA’ CAMBIANDO IL NOSTRO CORPO!!
    Nazario

    1. Mio caro Nazario, non ti nascondo che all’ inzio quando ho letto il tuo commento pensavo fosse uno scherzo di cattivo gusto.
      Se pensare che tagliando una verdura stai facendo lo stesso male che ammazando un tuo fratello animale, pensalo pure, peró é una illusione… é solo una giustificazione mentale. E’ il tuo ego che crea scuse e giustificazioni per continuare a fare quello che stai facendo. Il tuo Cuore non pensa questo, peró é zittito e soffocato dalla tua razionalitá.
      La regola d’ oro della vita, che é quella che ci ha insegnato Gesú e tutti i grandi maestri é sempre la stessa : Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te.
      A te ti piacerebbe che qualcuno ti tagliasse “la vena giugulare dolcemente” per poi essere mangiato ?
      Pensaci.
      Riguardo al “famosissimo canalizzatore” e ai suoi “messaggi” :
      Il Buon Padre ha dato la vita a questi esseri nostri fratelli per evoluzionare nella loro Vita, non nelle sua bocca. Inoltre ricorda che stai mangiando un cadavere, il suo cadavere, il suo spirito giá non é li’. E lui ha frenato la loro evoluzione naturale perché gli ha accorciato la Vita.
      Sono entrato casualmente nel blog e ho letto qualche citazione del Vangelo in qualche commento.
      Vorrei far riflettere sul fatto che Gesú era naturalmente vegetariano. Come puo colui che fa dell’ Amore il centro della sua esistenza uccidere altri esseri ? Ascoltate il vostro Cuore.

  29. “Gesù lo disse in Matteo 15, al versetto 11 : « Non è ciò che entra nella bocca che contamina l’uomo ; ma è quel che esce dalla bocca che contamina l’uomo . » Al versetto 16, aggiunge : « Neppure voi avete capito ? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca se ne va nel ventre, e viene espulso nella fogna ? Ma le cose che escono dalla bocca procedono dal cuore ; sono esse che contaminano l’uomo (quello che viene dal cuore è malvagio) Poiché dal cuore provengono pensieri malvagi, omicidi, aldultèri, fornicazione, furti, false testimonianze, maldicenze. Queste sono le cose che contaminano l’uomo ; ma il mangiare senza lavarsi le mani non contamina l’uomo.”

    Silvia come ben sai non mangio carne da moltissimi anni.

    Ma io sono tutto e il contrario di tutto.

    Flessibile e Forte, dopo essere stata “sporcata” dalla malvagità dell’uomo, una bistecca è solo Dono, anche se per adesso ancora non mangio carne.

    GRAZIE

  30. Silvia, è tutto giusto ovunque, compresi gli stermini di Hitler e di Stalin solo dal punto di vista superiore (cosmico), quell’Uno-Tutto di cui parli. Ma da questo punto di vista materiale nel quale siamo immersi e dal quale ci stiamo confrontando, il mondo è alla rovescia, non c’è praticamente niente che funzioni: politica, economia, segreti di stato, guerre, devastazioni ambientali, 70 miliardi di animali uccisi ogni anno per il gusto (non il bisogno) del carnivorismo, i vaccini, le scie chimiche… avrei un elenco lunghissimo. E’ tutto perfetto dal punto di vista Cosmico, perché serve a stimolare la Coscienza, ma dal punto di vista Umano è uno schifo.
    Non approvo i discorsi di Ihaleakala Hew Len quando dice: “Ogni mattina, per colazione mangio un hot dog con carne piccante. Adoro quella roba”. perché non stiamo parlando di un’emergenza di sopravvivenza, ma di routine. Il pensiero creativo può annullare il male che la carne fa, questo lo credo come praticante Huna, ma non può restituire la vita all’animale morto per soddisfare una voglia.
    Il tuo post sull’Illuminazione della bistecca, se mi è permesso esser chiaro e trasparente nella mia libertà di opinione è un esempio di “ARTE DI RACCONTARSELA”. Mi verrebbe da ridere se non ci fossero in gioco una quantità di dolore e di sangue che della dignità e del rispetto UMANO non hanno nulla… Nei commenti al tuo articolo Alberto ti spiega con cuore, competenza e dettagliate motivazioni la complessità della situazione…e in queste parole sintetizza importanti concetti: “Tu parli di ciclo della natura: una tigre non sceglie di mangiare carne, DEVE mangiare carne, la natura va per necessità, era una necessità dell’uomo primitivo, passando da raccoglitore a cacciatore, quando le temperature scendevano e veniva il gelo, e quindi le piante si seccavano, di mangiare carne perchè non avevamo altro… ma adesso? Adesso ci è rimasta solo un’abitudine, non ci serve, abbiamo tutto ciò che la Terra può offrirci, non vedo perché far morire qualcun altro per mangiare, quando si può fare a meno. Inoltre, in Natura non si alleva per uccidere gli animali, li si trova e li si ammazza, con metodi molto più indolori, e, almeno, li si lascia vivere un po’ di più la loro vita.”
    Io penso che se non ti hanno toccato tutte le argomentazioni di Alberto, che sono difficilmente confutabili, in quanto basate su fatti reali, non potrò certo io convincerti di quanto ogni discorso spirituale non possa prescindere dal REALE RISPETTO PER GLI ESSERI VIVENTI, senza ammantare la tortura e l’uccisione di animali innocenti di belle parole sull’Uno, sul Tutto, sul libero arbitrio, etc.
    Oggi non abbiamo bisogno di mangiare animali! Farlo significa rendersi complici di infinito dolore e ingiustificabile morte. Capire questo e viverlo concretamente è imprescindibile per un reale percorso spirituale. Amo la spiritualità e non potrei mai usarla per giustificare dolore e morte! Non esiste alcun “Ti amo mi dispiace perdonami grazie” capace di giustificare l’uccisione di 70 miliardi di animali ogni anno per il solo gusto (senza bisogno) di mangiarli. http://www.facebook.com/note.php?note_id=249845378371690

    1. Dario stiamo cambiando noi e il Tutto a velocità della Luce e presumibilmente per arrivare al meglio si devono intraprendere camminamenti anche discutibili. L’articolo è una mia esperienza e interessanti sono anche i commenti. L’energia va dove fluisce l’attenzione… Ti amo mi dispiace perdonami grazie

      E comunque io non mi sento nell’idea del “raccontarmela”, la sento un pò più profonda. Ma io conosco me e tu conosci te, anche se può essere anche questo “discutibile”. Non ti devo nè voglio convincere di nulla ci mancherebbe, ma se parlandomi e spiegandoti spiegandomi senti di essere superiore (o migliore) di qualcuno o di qualcosa (per tutto ciò che hai detto e quello che fai, che comprendo e rispetto e in larga parte posso condividere), sono felice per te. Io abito in un equilibrio che ha un suo senso e finchè lo ho sono in grado di emanare > ricevere Amore comunque, e questo punto di vista per me conta, ha un suo valore e probabilmente un suo senso.
      L’energia va dove si dirige l’attenzione sempre e comunque.

  31. salve a tutti! chi vi parla è una vegetariana da circa 4 anni e in fase di transizione verso il veganesimo…perché lo sono?Per motivi etici. C’é da dire che la carne non mi ha mai fatto impazzire, quindi da questo punto di vista sono anche abbastanza avvantaggiata…però resistere ad un crostino con un velo di burro e una “fetta” di salmone affumicato a volte può essere difficile…!ho sempre sostenuto, comunque, che il problema non fosse il mangiare carne o pesce in sé, ma il modo in cui vengono trattati e uccisi gli animali che poi finiscono sul nostro bel piatto. ho sempre ammirato il profondo rispetto per quei nativi americani che uccidevano il bisonte per sfamarsi (un bisonte che fino a poco prima aveva vissuto la sua vita libero e felice, non segregato in mezzo metro di gabbia ad ingozzarsi di cibi pieni di ormoni) e poi lo ringraziavano per questo, in un’ottica di profondo rispetto verso l’animale stesso.
    Il punto non è mangiare un animale. Il punto è rispettare la sua vita (e il suo diritto ad una vita dignitosa e una morte senza soffrire), perchè quando mangiamo un animale, dobbiamo ricordarci che lui ha dato la sua vita per noi.
    Grazie, ti amo.

  32. In ogni scelta dimora un’ intenzione mossa dalle ragioni del cuore. Sto progressivamente abbracciando la dieta vegana senza costrizioni, ma in una logica che tiene conto di vari fattori, non per ultimo la ricerca di un benessere psico-fisico. Tutto quello che e’ stato esposto ha le sue ragioni e in tutte le riflessioni ritrovo un pezzo di me, di come ero prima e di come sono ora. Nel pieno rispetto della corrente di pensiero su cosa sia giusto e cosa non lo sia, rifletto su un piccolo particolare che e’ cosi’ sottile tanto da passare in-osservato. Silvia ha condiviso una esperienza che pone l’accento su un particolare che fa la differenza ed e’ la consapevole coscienza di un gesto opinabile o condivisibile per il resto del mondo, ma necessario per ragioni che nessun ragionevole intento puo’ comprendere. Ci sono scelte opinabili, ma che hanno radici cosi’ lontane dalla comprensione collettiva, che prendono forma dettate da teoremi alchemici atti alla crescita non solo dell’attore protagonista,.ma di tutta la platea. Osservo cio’ che si materializza attraverso i miei pensieri emozionali e com-prendo che nel buono e nel cattivo esiste un centro di equilibrio che si chiama verita’. Ogni scelta e’ giusta per chi la abbraccia, in ogni scelta c’e’ immancabilmente il risvolto della medaglia, dunque non esiste in assoluto il giusto o sbagliato perche’ i due opposti sono necessari a costruire quel ponte eterico chiamato verita’ e che si mostra solo a chi ha occhi per vedere. L’animo che prende le distanze da ogni comportamento violento deve accettare, suo malgrado, ogni scelta che si scontra con i suoi intenti, diversamente in maniera sottile diventa un invisibile bisturi capace di ferire anche con parole amorevoli. Non mi e’ concesso per il limite imposto dalla mia coscienza schierarmi da una parte piuttosto che dall’altra, ma nelle scelte degli altri si riflettono i miei pensieri, le mie paure, i miei desideri e con amorevolezza accolgo il bagaglio delle vulnerabilita’ che abitano nella dimora dell’ego e le trasformo in spazi aperti che aprono le porte all’intima crescita. Namaste’

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